martedì 19 aprile 2011

La Mosca

The Fly
1986
Regia di David Cronenberg. Soggetto di George Langelaan. Sceneggiatura di Charles Edward Pogue e David Cronenberg. Con: Jeff Godlblum, Geena Davis, John Getz.
Voto: 8/10

Seth Brundle (Goldblum), scienziato, e Veronica Quaife (Davis), giornalista, si incontrano durante un party, al quale lei è stata mandata a caccia di notizie. Brundle la invita nel suo laboratorio per mostrarle la sua invenzione, due capsule per il teletrasporto, che certamente cambieranno il mondo, non appena avrà sistemato l'ultimo difetto: non funzionano con gli esseri viventi. Mentre Veronica, con la quale si instaura una relazione amorosa, documenta il suo lavoro, Brundle riesce a completare la macchina, ma quando la prova su se stesso non si accorge che una mosca è entrata nella capsula con lui. Comincia così la trasformazione di Brundle in Brundlemosca.

Sebbene sia la seconda versione cinematografica del racconto di George Langelaan (la prima fu realizzata nel 1958 da Kurt Neumann) non si può parlare di remake: lo stile di Cronenberg è infatti chiaramente riconoscibile in ogni dettaglio, e non lascia scampo.
Per quanto La Mosca sia denso di elementi disgustosi (basti pensare alla graduale metamorfosi del protagonista), si avverte che non sono questi a sconvolgere, quanto il clima opprimente e angosciante creato dal regista, che trasmette la sensazione claustrofobica dell'assenza di una via di fuga, sensazione che si delinea in maniera sempre più definita nella seconda parte del film.
Altro elemento forte del film è il trucco, realizzato da Chris Walas, che nel 1989 diresse La Mosca 2.

mercoledì 13 aprile 2011

Kick-Ass

Ho riflettuto un po'.
Ho letto qualche recensione. E ho visto, soprattutto, i commenti del pubblico.
Mi dispiace, ma no.

Non mi interessa quanto Kick-Ass sia effettivamente fedele al fumetto da cui nasce, perché non è di fumetti che voglio parlare. Non mi interessa, in questa sede, sapere se il fumetto è bello o brutto, lungo o breve, Marvel o DC. Non mi interessa nemmeno sapere se il fumetto esiste veramente. Non è di questo che stiamo parlando. 
Nonostante gli entusiasmi delle folle -e non solo- io non posso, non riesco ad esprimere un giudizio positivo su Kick-Ass, perché non posso esprimere un giudizio positivo dopo aver passato due ore a prendermi a schiaffi per non dormire.
Il protagonista, con il quale suppongo lo spettatore dovesse empatizzare, è talmente ingenuo da risultare ottuso. Anzi, è ottuso e basta. Il fatto che non riesca a farne nemmeno una giusta come supereroe (anche perché sembra rifiutare ostinatamente l'uso del cervello) fa saltare i nervi. Anche se vien da pensare che lo scopo di tutti ciò sia renderlo simpatico, umano. Un nerd all'ennesima potenza che cerca di fare del bene. Ma anche come nerd fallisce, visto che quello che manca al nostro Dave è la maniacalità propria del nerd, che avrebbe potuto servirgli per non commettere tutti gli errori stupidi che di fatto commette. E non è neanche abbastanza ridicolo da far ridere. Insomma, il supereroe dei poveri non funziona.
Né passa il messaggio intorno al quale tutta la storia (dicono) dovrebbe ruotare, ovvero che improvvisarsi supereroi non è possibile: Hit Girl sembra proprio dimostrare il contrario, forte di un buon addestramento. E infatti ci regala le scene migliori del film, che tagliano il contatto con la realtà, ma se non altro spaccano i culi. E perdonatemi l'espressione.
Forse il punto è che vedere un ragazzino in tuta che si fa dare un sacco di bastonate perché crede di poter fare il supereroe non è una proposta poi così attraente.
Svegliatemi se faranno un film su Hit Girl.

lunedì 4 aprile 2011

Black Dynamite

...e dopo esserci ripresi dalla semiotica e dall'influenza si torna all'opera.

Black Dynamite
2009
Regia di Scott Sanders. Soggetto di Michael Jai White e Byron Minns. Sceneggiatura di Scott Sanders, Michael Jai White e Byron Minns. Con: Michael Jai White, Byron Minns, Tommy Davidson, Salli Richardson, Kym Whtley, Arsenio Hall, Obba Babatundé, Kevin Chapman, James McManus, Nicole Sullivan, Phil Morris, Roger Yuan, Phyllis Applegate.
Voto: 8/10

Black Dynamite (White), veterano del Vietnam, ex agente della CIA nonché esperto di arti marziali, vuol vendicare la morte del fratello Jimmy, coinvolto nel traffico di droga. Ma ben presto scopre che Jimmy lavorava sotto copertura per conto della CIA, e che qualcuno sta rifornendo i ragazzini del ghetto di eroina...

 

Se il filone blaxploitation funzionava negli anni '70, Black Dynamite dimostra che può funzionare anche oggi. Il look, il machismo, i capelli afro, i combattimenti a base di armi da fuoco e nunchaku sono esasperati e parodistici, ma ben fatti al punto che si fatica a trovare la differenza con gli originali.
Il ritmo non si perde mai, e l'insieme è costruito in modo impeccabile, il che ci ricorda che un buon film demenziale non è scoregge e Ben Stiller. E che essere un B-movie non vuol dire essere un film di serie B.
In cantiere un sequel.