lunedì 21 marzo 2011

RoboGeisha

Domani ho un esame e non ho proprio voglia di studiare...
-Gem Boy

L'ispirazione è un segno al quale l'artista non può resistere.
-Pubblicità dei pennarelli Giotto (e forse qualcun altro di più illustre, chissà)

Ci sono cose di fronte alle quali ci sentiamo costretti a dire la nostra opinione. Una di queste, per esempio, è la nuova app per iPhone e iPad che dovrebbe servire a curare i gay. Ma questo è un blog di cinema. E questo primo capoverso serviva solo a catturare la vostra attenzione. LOL.
Ok, ora arrivo al dunque.
RoboGeisha non è solo un film brutto.
RoboGeisha non è solo un film brutto giapponese.
RoboGeisha non è solo un film brutto giapponese con violenza gratuita.
RoboGeisha non è solo un film brutto giapponese con violenza gratuita e robottoni.
RoboGeisha non è solo un film brutto giapponese con violenza gratuita, robottoni e belle figliole.
Per capirlo, in caso non l'aveste ancora fatto, basta guardare il trailer:
Fatto?
Ecco.
Il film è un'ora, quarantuno minuti e trentadue secondi di questo, ma con in più preziosissime battute scritte e interpretate dal meglio dei Capitan Ovvio nipponici.
Della trama non parlo, perché non si parla di trama in film del genere, e al pubblico di RoboGeisha sicuramente della trama non importa. Né del fatto che non si capisca bene cosa sia la scena iniziale e in che punto della storia si collochi.
Una vera perla per gli amanti del trash.

2 commenti: